Incontri d'arte - Mirò



La vita di Mirò fu un viaggio colorato e fantastico, felice e a volte malinconico, sempre spinto dalla curiosità e dallo stupore.
“Originalissimo” pittore, scultore, poeta, ceramista.


  • Mirò nacque a Barcellona nel 1893. Era figlio di un orefice e sua madre era figlia di un falegname
  • Cominciò a disegnare all’età di 8 anni
  • Dopo la scuola intraprese studi commerciali e contemporaneamente prendeva lezioni private di disegno
  • Terminati gli studi, lavorò per un anno come contabile in una drogheria, finché un esaurimento nervoso non lo convinse a dedicarsi esclusivamente all’Arte
  • A 19 anni iniziò a frequentare scuole di Arte
  • A 23 anni Mirò affittò il suo primo studio ed entrò in contatto con altri artisti. Scoprì il fauvismo e tenne la sua prima esposizione personale (1918)
  • A 27 anni si stabilì a Parigi, attirato dalla comunità artistica che si riuniva a Montparnasse. Conobbe Picasso e il circolo dadaista, gli astrattisti e i surrealisti
  • A 35 anni, nel 1928, la sua esposizione nella galleria Georges Bernheim lo rese famoso
  • Nel 1929 Miró sposò Pilar Juncosa a Palma di Maiorca. Si trasferì di nuovo in Spagna. Ebbe un’unica figlia di nome María Dolores. Iniziò a dedicarsi alle litografie, all’acquaforte e alla scultura
  • Con lo scoppio della guerra civile spagnola (1936) tornò a Parigi, ma fece ritorno in Spagna al momento dell’invasione nazista della Francia. Da quel momento visse stabilmente a Maiorca o a Montroig
  • A 51 anni, Miró iniziò a dedicarsi a lavori di ceramica e a sculture di bronzo
  • Nel 1954 Miró vinse il premio per la grafica alla Biennale di Venezia e nel 1958 il Premio Internazionale Guggenheim. In questi anni fece molti viaggi ed esposizioni negli Stati Uniti
  • Fin dal 1956 si stabilì definitivamente a Palma di Maiorca in una casa con uno studio e un grande laboratorio (dove adesso sorge la Fundació Pilar e Joan Miró)
  • Nel 1978 si dedicò alla scenografia per uno spettacolo teatrale, nonché alla scultura monumentale (Donna e uccello del parco Joan Miró a Barcellona)
  • In età avanzata Miró accelerò il suo lavoro, creando centinaia di ceramiche, tra cui il Muro della Luna e il Muro del Sole presso l'edificio dell'UNESCO a Parigi. Si dedicò a pitture su vetro per esposizione
  • Joan Miró morì a Maiorca all'età di 90 anni ed è stato sepolto a Barcellona

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MIRÒ ON-LINE

Fondazione Mirò: http://www.fundaciomiro-bcn.org

Giochi ed attività: fundaciomiro-bcn.org/fjm/playmiro/PlayMiro.html


LIBRI DI MIRÒ


Il giro del cielo
  (2012)
Autori: Joan Miró , Daniel Pennac

Un padre e una figlia giocano insieme a inventare una storia guardando dei quadri. Dodici celebri quadri di Miró illustrano un viaggio di una bambina al di là del cielo. Una storia iniziata dalla figlia e continuata dal padre, in un dialogo intenso, affettuoso e pieno di confidenze che parla di infanzia, attraverso un immaginario album di famiglia. Un gioco ricco di poesia e di creatività per leggere e amare l'arte. E per essere felici in famiglia.

Editore: Salani edizioni
Età consigliata: da 6 anni
Prezzo di copertina: 10,20€





Con gli occhi di Mirò (2008)
Autore: Paola Franceschini

Ernesto, Artigas, Paul e Pilar raccontano l’avventura artistica del grande Mirò. Attraverso gli occhi dell’artista, la storia è come un viaggio che inizia dalla Fondazione Mirò, attraverso Montroig e Parigi, termina a MAIORCA. Un racconto poetico che narra la vita e le opere di Mirò.

Editore: Artebambini
Prezzo di copertina: 16,00 euro
Età consigliata: dai 5 anni 




Coloring Book – Joan Mirò (2011)
Autore: Annette Roeder
Editore: PRESTEL Pub
Prezzo di copertina: 9,00 euro
Età consigliata: dai 5 anni

Un album da colorare, disegnare, trasformare e….. per conoscere il mondo di Mirò



MIRÒ DISSE:
“Lavoro molto con le dita: sento il bisogno di essere immerso nella realtà fisica ….. del colore. Bisogna che sia sporco dalla testa ai piedi.”

“Ancora adesso quando passeggio guardo la terra o il cielo, non il paesaggio”

“Lo spettacolo del cielo mi sopraffà. Sono sopraffatto quando vedo la luna crescente o il sole in un cielo immenso. Nei miei quadri si ritrovano spesso forme minuscole in vasti spazi vuoti. Spazi vuoti, orizzonti vuoti, pianure vuote ….. Ho sempre bisogno di nu punto di partenza, sia esso una macchia di polvere o uno squarcio di luce. Questa forma fa nascere una serie di cose, una ti conduce verso un’altra. Un pezzo di filo può dare inizio a un mondo. Trovo i miei titoli man mano che lavoro, allo stesso modo in cui sulle mie tele una cosa porta all’altra”